Gli sviluppatori Debian hanno adattato vari programmi per il partizionamento in modo che funzionino su vari tipi di hard disk e su varie architetture di sistema. Quello che segue è un elenco dei programmi disponibili a seconda dell'architettura.
Lo strumento di partizionamento raccomandato da Debian. Questo «coltellino svizzero» dai mille usi, può anche ridimensionare le partizioni, creare file system e assegnarli ai punti di montaggio.
Un partizionatore semplice, con interfaccia a schermo intero, adatto a tutti.
Si noti che cfdisk non riconosce le partizioni FreeBSD, quindi anche in questo caso i nomi dei dispositivi potrebbero risultare diversi da quanto ci si aspetta.
Versione di fdisk che riconosce le partizioni Mac.
Uno di questi programmi verrà eseguito in modo predefinito quando si seleziona
. Si potrebbe anche usare un programma di partizionamento diverso tramite la riga di comando sulla seconda console, questa operazione non è raccomandata.Un punto essenziale per il partizionamento dei dischi Mac è il fatto che la partizione di swap è identificata dal suo nome: deve essere chiamata «swap». Tutte le altre partizioni linux su Mac sono dello stesso tipo: Apple_UNIX_SRV2. Si veda il manuale per i dettagli. È consigliabile leggere anche il mac-fdisk Tutorial, che spiega le operazioni da compiere per condividere il disco con MacOS.
Se si sta installando un PowerMac NewWorld, occorre creare una partizione
di avvio speciale che contenga il boot loader. Questa partizione deve deve
essere di almeno 819200 byte e di tipo Apple_Bootstrap
(se si assegna alla partizione di avvio un tipo diverso da
Apple_Bootstrap non sarà possibile avviare il sistema
dall'hard disk). Per creare la partizione basta creare una nuova partizione
con partman e indicare che deve essere utilizzata come
«Partizione di boot NewWorld», oppure con
mac-fdisk usando il comando b
.
La partizione di tipo speciale Apple_Bootstrap serve a evitare che MacOS monti e danneggi la partizione di avvio, visto che questa contiene delle modifiche speciali, necessarie affinché OpenFirmware la avvii automaticamente.
Si noti che la partizione di avvio serve solo a contenere 3 piccoli file:
il binario yaboot, il suo file di configurazione
yaboot.conf
, e il loader OpenFirmware
ofboot.b. La partizione non deve essere montata sul
file system e non deve contenere kernel né altri file; per manipolare
questa partizione si usano le utilità ybin e
mkofboot.
Affinché OpenFirmware avvii autimaticamente Debian GNU/Linux questa partizione di
avvio deve precedere eventuali altre partizioni di avvio sul disco, in
particolare altre partizioni di avvio MacOS. Per fare ciò occorre creare
la partizione per prima; nel caso in cui la partizione sia creata quando
esistono già altre partizioni di avvio, è possibile usare il comando
r
di mac-fdisk per riordinare
la mappa delle partizioni in modo che la partizione di avvio in questione
segua immediatamente la mappa (che occupa sempre la prima partizione).
Ciò che conta è l'ordine logico della mappa, non l'ordine fisico delle
partizioni sul disco.
I dischi Apple di solito contengono molte piccole partizioni «driver». Se si intende utilizzare il sistema in «dual boot» con MacOSX, occorre conservare queste partizioni e una piccola partizione HFS (la dimensione minima è 800 kB). Questo perché MacOSX, a ogni avvio, propone di inizializzare qualsiasi disco che non contenga partizioni MacOS attive né partizioni driver.